NOTHING BAD CAN HAPPEN (Tore Tanzt) del 2013 di Katrin Gebbe

Il sacrificio spesso è un termine abusato e usato mille volte dai clero per ricordare il momento più tragico nella vita del presunto figlio del loro dio …. quanti di loro ne sarebbero capaci veramente? Probabilmente nessuno. In questo film tedesco la giovane regista Katrin Gebbe, alla sua opera prima (ispirata a suo dire ad una storia vera), esprime meglio di qualsiasi testo sacro la vera l’immolazione della vittima per salvare il prossimo attraverso un percorso salvifico non privo di dolore …. estremo.Germania. Tore è un giovane ragazzo, ingenuo, esile e sofferente anche fisicamente, a causa di irrefrenabili e improvvise crisi epilettiche. Solo al mondo e senza famiglia, la ricerca di un appoggio e di qualcosa nel quale credere, lo porta in una comunità religioso-punk, in continuo movimento, dal nome “JESUS FREAKS”. Giunto ad Amburgo con il suo gruppo, avviene un incontro casuale con una famiglia in “vacanza”, composta da Benno, la sua ragazza e i due figliastri. Quest’ultimi, rimasti in panne con la loro automobile, solo grazie ad una misteriosa preghiera di Tore, riescono a riprendere il loro viaggio. Successivamente, durante una festa punk del gruppo religioso, Tore, vittima di uno dei suoi attacchi di panico, viene salvato misteriosamente da Benno e condotto presso la sua casa di “villeggiatura”, sita nella periferia di Amburgo. Il nostro protagonista, ingenuo e fortemente credente, ringrazia dio per aver trovato una nuova famiglia, legando soprattutto con la figliastra di Benno. L’apparenza spesso inganna, in quanto il nostro capo famiglia non solo si rivelerà un autentico diavolo, con Tore e con il proprio nucleo familiare (ved. il suo tatuaggio nella schiena, in netta contrapposizione a quello di Tore), bensì verrà alla luce il vero motivo di tale generosità. Infatti nell’ultima mezz’ora ci si avventura su binari più avvezzi al cinema horror più estremo, becero e violento, con una rappresentazione, per certi aspetti, più intensa e cruda di grandi film sul martirio come MARTYRS e LA PASSIONE DI CRISTO. Un horror drammatico e psicologico che, indipendentemente dalla nostra fede o credenza, ci trascina nel terrificante abisso e martirio vissuto dall’ingenuo Tore, per pugnalarci l’anima durante la visione e trafiggerci il cuore nella memorabile ed indimenticabile scena conclusiva ….. una delle più estreme e commoventi del cinema indipendente recente. Cast praticamente perfetto, con un’evoluzione travolgente dei due protagonisti principali, dove il tutto è impreziosito da una colonna sonora maledettamente incisiva! Stupendo!! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

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