NOVEMBER (2018) di Rainer Sarnet

Opera tratta dal romanzo ‘Rehepapp ehk November’ di Andrus Kivirähk (autore estone come il regista Sarnet e soprattutto come l’ambientazione medievale sfondo di questa storia) riprodotta completamente in un bianco e nero avvolgente, che omaggia con stile il migliore Ingmar Bergman.
Questa nuova pellicola finirà per stupire e sbalordire minuto dopo minuto, con sbalzi di generi continui, sequenze inquietanti, situazioni romantiche e grottesche che sfociano più volte nel fantastico inquietante ed esoterico figlio di ‘HAXAN – La stregoneria attraverso i secoli’ di Benjamin Christensen, ma anche dei più recenti SAUNA di Antti-Jussi Annila e dell’acclamato THE VVITCH di Robert Eggers, senza dimenticare varie reminiscenze del gigantesco HARD TO BE A GOD di Aleksei German. Questa sfilza di grandi film e registi sopra citati, alcuni capolavori assoluti, sono necessari per capire e decifrare cosa ci aspetta durante questa visione eterea, onirica e surreale, che mescola orrore e romanticismo purissimo con vibrante originalità.
Nel diciannovesimo secolo, in un villaggio estone popolato di creature soprannaturali, una giovane contadina si innamora di un ragazzo, che però sogna la figlia di un nobile. Entrambi cercano di usare poteri mitici per conquistare l’oggetto del loro amore. L’amore non corrisposto spinge Liina a vagabondare ogni notte nel corpo di un lupo mannaro, mentre Hans, disposto a tutto pur di vedere realizzati i suoi desideri di cuore, si affida ad un ‘Kratt’, figura sovrannaturale composta da utensili domestici, la quale grazie ad un patto con il diavolo, prende vita e voce in maniera innaturale. La giovane baronessa, inconsapevole dell’amore che Hans nutre per lei, mette continuamente in pericolo la sua vita in quanto soffre di sonnambulismo. Il destino porterà questi amori non corrisposti ad un incrocio fatale, dove stregoneria e magia occulta ne determineranno le sorti …..
Opera decisamente stravagante e dal fascino smisurato, dove i personaggi presenti, alcuni dei veri e propri freaks, mescolati a morti viventi, streghe, animali inquietanti (il maiale è sicuramente il più estremo di tutti), riti esoterici tremendamente sensuali ed essere indefinibili come i succitati ‘Kratt’, con movenze da burattini in stop motion, ci lasceranno a bocca aperta più volte, scortandoci in questo mondo surreale e mistico dalla forte componente grottesca e misteriosa. A tenere le fila di tutto una storia d’amore d’altri tempi, poco consona ad un cinema oscuro e malvagio in ogni suo aspetto, ma sicuramente vera forza trainante e coinvolgente di tutta l’opera.
Con estremo piacere ritroveremo, nei panni del barone, uno degli attori più amati dal popolo estremo, il mitico Dieter Laser, l’indimenticabile dottor Heiter del folle ‘THE HUMAN CENTIPEDE’ di Tom Six.
Un fantasy nero ed estremo pazzesco, destinato ad entrare di diritto nelle opere più folli e bizzarre di questo decennio. Bastano i primi cinque minuti, con la prima e scioccante apparizione di un ‘Kratt’ (mai visto nulla di simile e folle come questa ‘creatura’) per sgranare gli occhi e restare poi incollati fino alla fine di questa nuova e stupefacente pellicola. Poderoso masterpiece istantaneo! VALUTAZIONE 9,5/10

 

H.E.