OUT OF THE BLUE (2006) di Robert Sarkies

ATT.NE CONTIENE SPOILER.
Aramoana, piccolo paesino della costiera sud neozelandese di poco più di duecento anime. La mattina del 13 novembre 1990, David Gray, un fanatico delle armi, disoccupato e mentalmente sconnesso, dopo una disputa con un vicino inizia un massacro indiscriminato dei suoi concittadini, senza distinzione di donne, bambini e anziani. In poco più di 24 ore David Gray uccise 13 persone (tra i quali due bambini di 6 anni e uno di 11), e ne ferì diverse, prima di essere freddato la mattina del 14 novembre dal gruppo anti terrorismo neozelandese giunto nel posto dopo diverse ore dall’inizio della carneficina. Per tutta la giornata del 13, i cittadini di Aramoana rimasero in balia di Gray, dove gli unici che cercarono di fermarlo furono i pochi e poco addestrati poliziotti locali. Il regista Robert Sarkies racconta fedelmente, per quanto possibile, quei tragici momenti, destinati ad essere conosciuti come ‘il massacro di Aramoana’, il quale è tristemente noto come il più grande crimine da arma da fuoco della Nuova Zelanda.
La pellicola evita totalmente eroismi hollywoodiani e analisi psicologiche virtuose sul folle omicida Gary, avvicinandosi incredibilmente a quanto avvenuto nella realtà, evidenziando il panico e la confusione di quel giorno maledetto. Mostrandone in maniera maledettamente convincente ed amplificando tutto il terrore vissuto dai residenti in quelle fatidiche ore di 28 anni fa. Già dal suo primo omicidio, quello del vicino con il quale aveva litigato, siamo immersi in un mare di tensione destinata a durare fino alla fine. Ottimo l’attore (Matthew Sunderland) che interpreta Gray, altrettanto bravo Karl Urban (DREDD) nei panni del poliziotto Nick Harvey, premiato successivamente per il suo coraggio.
OUT OF THE BLUE è una pellicola cruda, durissima da digerire, emotivamente forte e scioccante come un documentario, in quanto tutti gli eventi, confrontati con quanto avvenuto realmente, seguono passo dopo passo gli omicidi efferati da parte di Gray (il quale utilizzo nella strage diversi fucili di precisione, armi automatiche e addirittura il fuoco per bruciare vive alcune su vittime). Un’opera estrema, amara e destinata a lasciare il segno sullo spettatore a fine visione. Più che imperdibile! VALUTAZIONE 9/10

 

H.E.