PAPA, SDOKHNI (MUORI PAPA’ … MUORI!) del 2019 di Kirill Sergejewitsch Sokolow

‘Va tutto bene ….. Il male non può toccarmi’
Dalla Russia ecco spuntare una commedia estrema che poco ha a che fare con le ultime perle drammatiche sfornate dal grande paese euro-asiatico (se escludiamo una fotografia identica a DYLDA di Kantemir Balagov, uscito quasi in contemporanea con questo) e anche con le più celebri opere estreme targate Andrey Iskanov e Svetlana Baskova. Piuttosto sembra una pellicola che strizza l’occhio alle prime opere di Peter Jackson, per la quantità esagerata di sangue, ai celebri dialoghi e situazioni eccentriche tarantiniane (compreso un uso massiccio del flashback e dell’intreccio temporale) ed alla follia esagerata delle commedie action di Takashi Miike. Un’opera che mira a divertire utilizzando ettolitri di sangue e situazioni macabre inizialmente imprevedibili, ambientate quasi sempre nel multi colorato appartamento del ‘simpatico’ papà da abbattere.
Su richiesta della fidanzata Olya, il giovane Matiev si presenta con un martello nascosto dietro la schiena a casa della ragazza. Si ritrova così faccia a faccia con il padre Andrei, padre della ragazza ed ex poliziotto di Mosca dall’aspetto poco affabile. La loro breve chiacchierata si trasforma presto in un inferno, portando alla luce una scorta di denaro ben nascosta e un segreto ancora più scioccante ……
Poco importa se sotto sotto il film punta i riflettori sulla corruzione dilagante nelle forze dell’ordine russe. Quello a cui mira principalmente il trentenne regista russo è senza dubbio un divertimento reso eccessivo da azioni esagerate, splatter, slow motion e flashback goliardici e poco edificanti sui diversi personaggi presentati. Cosa non si fa per i soldi prima e per l’illusione di un pallido amore poi? Si uccide senza pietà, o almeno … ci si prova. Se escludiamo una prima parte eccessivamente macchinosa, la seconda decolla su ritmi più convincenti, intrecciando brillantemente le storie dei vari protagonisti e le loro bizzarre e storie personali. Non mancheranno, per mantenere sempre viva la pellicola, torture feroci alla I SAW THE DEVIL, sparatoria in salsa western alla Sergio Leone, con tanto di stallo alla messicana, John Woo, oltre a viscide serpi familiari imprevedibili e frangenti shock, sempre in bilico tra commedia e grottesco, senza dimenticare un’onnipresente avidità umana per il denaro, decisamente squallida ma quanto mai vicina questa volta alla realtà.
Se cercate una pellicola grondante sangue, dinamica e irrealistica, da vedere sempre con il sorriso stampato in faccia, questo MUORI PAPA’ … MUORI! (titolo italiano) … non vi deluderà. VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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