PERFUME: The Story of a Murderer (PROFUMO: Storia di un assassino) del 2006 Tom Tykwer

Questo film, basato sul romanzo di culto e omonimo del 1985 di Patrick Süskind, unisce in maniera originale e stimolante la favola dark (con un’estetica non troppo lontana dalle opere fantasy del nostro Matteo Garrone) con le gesta estreme e feticiste di un serial killer dotato di un potere eccezionale donatogli da madre natura: un olfatto fuori dal comune. Un potere speciale che finirà, come vedremo, per salvarlo da piccolo dalla morte certa e da grande per imprigionarlo in un’ossessione sempre più oscura e negativa.Francia. 17 luglio 1738. Jean-Baptiste Grenouille nasce da una ragazza madre e pescivendola tra i rifiuti di una Parigi povera e sporca. Nonostante le condizioni estreme il neonato Jean-Baptiste sopravvive, dimostrando sin da subito una tenacia ed un potere occulto fuori dal comune, mentre la madre viene impiccata per aver tentato di uccidere il proprio figlio appena nato. Dopo una serie di peripezie e battaglie per non morire, Jean-Baptiste passa da un orfanotrofio prima e, una volta raggiunti i tredici anni di età, in un conceria lavorando giorno e notte. Dall’infanzia sino all’adolescenza, Jean-Baptiste dimostrò un fiuto incredibile e una capacità fuori dal comune nel riconoscere gli odori della natura e i profumi creati dall’uomo. Prima di finire nella profumeria decadente di Parigi dell’italiano Giuseppe Baldini (risollevandola così dal declino), Jean-Baptiste ipnotizzato dall’odore perfetto riscontrato in una giovane venditrice di prugne finisce, causa la foga, per ucciderla, cercando però di catturare senza successo il suo profumo naturale. L’ossessione di questo profumo e le abilità acquisite presso il profumiere Giuseppe Baldini, lo porteranno via da Parigi alla ricerca di quel profumo perfetto forse capace di placare la sua anima. Diretto a Grasse, in Provenza, su indicazione del suo maestro, Grenouille finirà per lasciare dietro di sé una scia di morte, in quanto la sua ricerca lo porterà ad uccidere giovani e belle ragazze per catturarne l’odore ……ATT.NE SPOILER Impossibile non rimanere ammaliati e rapiti dall’enorme orgia collettiva scatenata dal profumo ‘perfetto’ sprigionato da Jean-Baptiste poco prima di essere giustiziato. Un estasi sessuale liberatoria e primordiale ben rappresentata dal regista tedesco che rischia però di cancellare, dalla nostra mente a fine visione, quanto di buono mostrato in precedenza. In particolare l’inizio, scioccante, sporco e spettacolare, che finisce per indirizzare la storia successiva sui binari estetici e di contenuti più congeniali al personaggio particolare di Jean-Baptiste Grenouille. Un sognatore prigioniero del suo stesso destino, che l’ha condannato ad avere un potere unico ma logorante alla lunga distanza, in quanto finirà per renderlo consapevole dell’impossibilità di provare quello che esploderà nell’olfatto prima e nella mente poi dell’enorme orgia finale. Un serial killer unico nel panorama cinematografico recente, per la particolare pseudo parafilia che lo mette alla ricerca di belle ragazze (quasi sempre lentigginose e con i capelli rossi) per ‘catturarne’ l’essenza dell’amore imprigionato nel loro profumo vitale. Da sottolineare anche l’ottima prova di Dustin Hoffman nei panni dell’italiano Bladini, una delle ultime performance degne di nota del celebre attore americano. Un film che alterna eleganza, grazie alla più volte citata estetica da fantasy dark, costumi e scenografie settecentesche impeccabili, ad una ferocia selvaggia e irrefrenabile, che coinvolge perfino chi abbandona nella vita Jean-Baptiste (tutti quelli che lo abbandonano, dalla madre fino a Baldini, finiscono per morire in malo modo), quasi fosse un angelo del male, o meglio …. della morte. FINE SPOILER. VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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