REVANCHE – TI UCCIDERO’ (2008) di Götz Spielmann


Sulla scia del grande cinema austriaco del nuovo millennio, capitanato da Haneke e Seidl, alla ricerca senza filtro della realtà umana, ecco spuntare un capolavoro assoluto senza rischio di smentita. Un crime drammatico di due ore che scava con determinazione nel cuore di persone apparentemente diverse con una lucidità impressionante, caratterizzate e valorizzata da un continuo cambio di direzione, imprevedibile e mai banale, destinato ad evolversi verso derive inizialmente inaspettate. 
Alex e Tamara sono una coppia triste che sopravvive nella periferia della capitale austriaca. Lei è una ucraina che lavora in un night viennese e lui un ex galeotto che lavora per il capo di Tamara come tuttofare. Quando il boss di entrambi (all’oscuro della loro relazione, tenuta segreta per ovvi motivi) propone a Tamara di trasferirsi in un appartamento di lusso per clienti particolari ed estremamente facoltosi, Alex progetta la fuga. L’unica maniera per svoltare secondo Alex, è rapinare una banca per avere i soldi necessari per la fuga. Armato di una pistola giocattolo, si fa accompagnare nell’impresa criminale da Tamara. Purtroppo, l’intervento di un poliziotto, capitato nei pressi del luogo della rapina, cambia radicalmente il loro futuro…….<br>REVANCHE è un’opera singolare e potente con l’avanzare della narrazione, la quale segue pari passo la caratterizzazione psicologica di Alex e dei numerosi protagonisti secondari di contorno, le cui vicende finiranno per intrecciarsi in maniera sorprendente con la vita di Alex. In particolare il nonno (un uomo anziano e antico per valori e amore per la famiglia), il poliziotto (logorato nell’anima da un senso di colpa multiplo), la moglie di quest’ultimo (forse il personaggio più sorprendente e forse più malvagio della pellicola) ed infine Tamara, destinata a diventare luce ed ombra di questa grandiosa storia, destinata a diventare sempre più potente e tagliente nella seconda parte, riflesso estremo di una ricerca della felicità, o semplicemente del proprio posto nel mondo, da parte di Alex e Tamara. Il finale poi, in apparenza mozzato, racchiude una delle frasi più forti della pellicola e che riflette al meglio lo stato d’animo assetato di vendetta del suo protagonista …… ‘finché vive’! Sceneggiatura poderosa, regia perfetta e attori in stato di grazia, per una pellicola stupenda e da visione obbligatoria per chi ama il grande cinema europeo! VALUTAZIONE 4,5/5