ROPE AND BREASTS (Nawa to chibusa) del 1983 di Masaru Konuma


Il cinema giapponese si rivela, per nostra fortuna, ancora una volta, la miniera estrema più florida in assoluto. In particolare i film SM della vecchia scuola non deludono mai e regalano ogni volta sorprese inaspettate …. come questo vibrante ed estremo film d’annata.
Sayo, la regina del sadomaso, vive di spettacoli itineranti BDSM assieme a suo marito. Sayo, sempre più stanca della solita routine, con il tempo inizia ad annoiarsi della sua vita e inizia a girare il paese con il marito alla ricerca di nuove emozioni. Durante il loro tour a Kyoto, una coppia benestante, che la segue da tempo, chiede uno spettacolo privato. Sayo e il marito si troveranno nell’anticamera dell’inferno BDSM, dove in palio non ci sarà solo il piacere estremo, ma anche la loro vita…….<br>Uno dei migliori ‘pinku bondage’ giapponesi, dove le frustate, i giochi erotici con le corde ed altre passioni sadomaso estreme, sono realizzate talmente bene e con efficacia, al punto da risultare vere, credibili e senza lasciare spazio alcuno alla nostra immaginazione. La forza di questo film, come per tantissimi pinku, è la durata breve (70 minuti), che permette di ‘godere’ al massimo delle torture inflitte da parte dei due ricconi a Sayo e marito, senza un attimo di tregua. A malincuore non mancano in alcuni frangenti, nelle poche sequenze porno, gli immancabili pixel, ma sono ridotti al minimo storico e pertanto finiranno nel dimenticatoio a fine visione. Se la ruota umana nell’acqua è da cardiopalma, ancora più fenomenale è l’uso delle corde nell’ultima parte, con una scena, che vede coinvolta Sayo, ad alto tasso erotico. Una ricerca del piacere estremo, dove il confine tra godimento e dolore finirà per essere oltrepassato più volte. Consigliato a tutti gli estremi, non solo agli aficionados del genere sopra citato. VALUTAZIONE 8/10

H.E.