RUN (2020) di Aneesh Chaganty

MOMMY DEAD AND DEAREST incontra MISERY in questo secondo, convincente, lungometraggio di Aneesh Chaganty, dopo il più che discreto esordio SEARCHING del 2018.Aneesh Chaganty riesce, grazie ad una sceneggiatura dove i misteri ed i colpi di scena si intrecciano freneticamente, a prendere le distanze dai due titoli sopra citati, mettendo in risalto un rapporto di estrema necessità tra le due figure protagoniste.Una donna rischia di perdere la sua nascitura a seguito di un parto prematuro. Dopo 17 anni troviamo la madre, Diane, prendersi amorevolmente e ossessivamente cura della figlia Chloe, orami cresciuta ma affetta da disabilità e costretta a vivere sulla sedia a rotelle e sempre sotto lo stesso tetto sin dalla nascita. Chloe, che attende impaziente una lettera di ammissione all’università, inizia a porsi sempre più delle inquietanti domande sulla madre, sul suo passato e sulle costanti medicine che la madre le somministra quotidianamente. Impossibilitata a uscire da casa, Chloe finirà per scavare proprio nei segreti sepolti del passato della madre, gelosamente custoditi dalla stessa, finendo per scoprire che la realtà è ben peggiore di qualsiasi fantasia estrema ………Il film vive e si basa con decisione sul contrasto caratteriale delle fortissime personalità di Diane e Chloe. Un conflitto che sembra esaltare le due bravissime attrici, Sarah Paulson e Kiera Allen (sulla sedia a rotelle anche nella vita reale). Se la prima riesce a scrollarsi di dosso il vestito caratteriale imposto dalla serie AMERICAN HORROR STORY, la seconda finirà per stupire per l’incredibile prova fisica e psicologica lungo tutto il film, in particolare nella seconda parte, dove la disabilità si trameterà in una forza interiore indistruttibile. Come anticipato sopra, il ruolo di ‘chi ha bisogno veramente dell’altra’ finirà per creare quella spina dorsale sulla quale saranno costruite trame e sotto trame inquietanti e allucinanti, mantenendo costante una tensione degna dei migliori thriller d’annata. Se l’horror viene sfiorato più volte, il dramma della giovane protagonista finirà per lasciare più volte senza fiato, in quanto questa storia di finzione sembra proprio (oltre a quella citata all’inizio) sembra proprio (come SEARCHING) attingere da tantissime storie di cronaca nera venite terribilmente alla luce anche in epoca recente. Una tragedia greca moderna che non permette mai di dare nulla per scontato, finale compreso, nonostante la sensazione di sapere già tutto della trama man mano che si avanza con la visione, causa di una strana patina ‘mainstream’ dovuta a una regia troppo ‘pulita’. RUN, titolo quanto mai consono al soggetto del film, è un thriller psicologico, ricco di robuste dosi di di ansia e angoscia, più che riuscito, dove anche i piccoli dettagli finiranno per fare la differenza e nulla è lasciato mai al caso … nemmeno l’amore di una ‘madre’ sociopatica!! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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