SALAD FINGERS (2004) di David Firth

Tra le serie partorite dal web, SALAD FINGERS del 2004, rimane ancora oggi una delle opere più amate e chiacchierate, non solo per l’amalgama di generi e lo stile animato minimale tendente all’horror, bensì per le molteplici teorie sugli eventi mostrati. Salad Fingers è un essere umanoide verdastro, ingobbito e con solo tre dita alle mani, simili alla lattuga, che vive in una landa desolata arida e quasi del tutto priva di vita, sole e vegetazione. Salad Fingers passa le giornate cercando piacere nel toccare oggetti arrugginiti e vivendo strane e bizzarre storie per amici ‘particolari’. Tra turbamenti psichici, cannibalismo, autolesionismo e visioni distorte, capire cosa sia reale e fittizio nel mondo di Salad Fingers, appare, per lo stesso protagonista, impresa sempre più ardua ….. David Firth, artista a 360° gradi, mette a frutto con quest’opera, punta dell’iceberg della sua creatività, tutta la passione per l’arte grottesca, pessimista e violenta, creando un micro mondo tutto nuovo figlio però di una cultura weird che attinge le proprie mani su autori storici come David Lynch e l’animazione nipponica più estrema, come MIDORI, DEVILMAN e PAPRIKA, solo per citarne alcune. La serie è composta da ben 11 episodi (10 + 1 recente) di ca 4/5 minuti l’uno, con eventi apparentemente privi di filo logico ma che presentano elementi cinematografici ben noti alla cultura britannica, abilmente riemersi da Firth. Opere semi documentaristiche come THE WAR GAME di Peter Watkins e THREADS di Mick Jackson hanno sicuramente influenzato questa serie, dove visioni post apocalittiche prive di speranza costellate da un costante pessimismo privi di futuro caratterizzano luoghi, personaggi ed eventi. Salad Fingers va oltre però, iniettando elementi estremamente psicologici, contorti e metaforici che finiranno per scatenare a fine visione molteplici teorie, alcune strampalate altre sinistramente inquietanti, sulla storia triste di questo essere umanoide dall’età indefinita. Semplice sintetizzare il tutto come un sogno di un ragazzo adolescente che vive nel quotidiano incubi reali in famiglia. Appare più interessante visionare il tutto come un’enorme metafora sull’insensatezza e inutilità della guerra, qui probabilmente nucleare e catastrofica, dove viene dimostrato che la cattiveria dell’uomo, se alimentata senza sosta e regole, rischia di trascinare lo stesso in un pozzo nero senza fondo. Tra ‘strani’ aborti, cannibalismo, esseri mutanti, surrealismo, omicidi efferati, torture ed autolesionismo costante, dove piacere e dolore si fondono pericolosamente, finiamo per essere catapultati in una storia (nel complesso dura meno di un’ora, in grado di scatenare durante la visione tantissime e altalenanti emozioni, quasi sempre ansiogene e assolutamente negative. Quando sia stato influente questa serie web sulle future opere d’animazione, minimale ma sempre estremamente efficace, è cosa ben nota agli appassionati dell’estremo (ved. i folli lungometraggi e cortometraggi di Jimmy ScreamerClauz). Da sottolineare infine le musiche, angoscianti e per nulla rassicuranti, opera dello stesso Firth, di Brain Eno e nientepopodimeno di Aphex Twin.SALAD FINGERS è un’opera generazionale, geniale e unica! La visione (o revisione) è …. d’obbligo!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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