SCANNERS (1981) di David Cronenberg

SCANNERS del 1981, pur essendo una delle opere meno elogiate da critica e pubblico del maestro del ‘body horror’ David Cronenberg (forse per colpa di ignobili sequel ad opera di altri), rimane ancora oggi un horror fantascientifico dal fascino indiscutibile e sicuramente nostalgico, in quanto gli effetti speciali tradizionali, merce sempre più rara nelle pellicole estreme di qualità, irrompono selvaggiamente e senza preavviso (alla prima visione ovviamente) regalando frame estremi destinati all’immortalità del cinema horror.
Cameron Vale è un disadattato che vive ai margini della società a causa di gravi disturbi psichici. La CONSEC, una grande multinazionale, lo raccoglie e lo inserisce nel programma ‘Ripe’ del loro reparto armamenti. Scopo del programma è quello di creare degli scanner, degli esseri dotati di poteri telepatici e capaci di agire sulle capacità psichiche altrui. A Cameron verrà affidato il compito di fermare Revok, uno scanner spietato che ha deciso di impadronirsi del potere, distruggendo tutti gli scanners contrari alla sua crociata ……..
Nessuno come David Cronenberg ha posto le basi per tutto il cinema horror (perlopiù indipendente) estremo degli ultimi 30/40 anni. Non solo body horror, suo marchi di fabbrica, bensì tutto quel cinema che coniuga magistralmente l’evoluzione della mente e dei suoi poteri adattando il corpo ad essa. Collegamento imprescindibile tra i film del regista canadese che lo resero celebre nel panorama horror sul finire degli anni ’70 (SHIVER, RABID e THE BROOD) e l’opera forse più amata degli anni ’80 dai suoi ammiratori, VIDEDROME, troviamo un film visivamente ricchissimo di scene esplosive, di sangue e frattaglie umane, dove trovano spazio graffianti critiche alle multinazionali farmaceutiche spesso legate mani e piedi a quelle miliari e governative. L’intreccio tra questo e l’avveniristico mondo delle forze telepatiche misconosciute alla medicina certificata e distorte in mondo dell’orrore, troveranno terreno fertile in un sci fi tendente allo spionaggio costellato da personaggi inquietanti e letali. Uno su tutti il villain Revok, un malvagio interpretato da un’icona assoluta del cinema estremo e d’azione come Michael Ironside, capace di incutere timore ma di alimentare un’enorme curiosità sulla sua figura, dal terzo occhio presente nella sua fronte, simbolo e figura di onniscenza e diversa percezione della realtà, alla sua presentazione shock nel film, con l’ormai celebre esplosione della testa di un altro scanner. 
Trama decisamente complessa per essere condensata in soli 103 minuti, finendo così per apparire troppo frettolosa in diversi punti e poco incisiva nei contenuti. Da elogiare inoltre l’aspetto cyberpunk (marginale nella pellicola ma assolutamente significativo), dove la simbiosi uomo macchina presente in una sequenza finale, finirà per influenzare non poco generazioni di cineasti sci fi. 
Impossibile non sottolineare la presenza nel film della sempre bellissima ed affascinante Jennifer O’Neill, nei panni di una scanner. Opera fondamentale per tutti gli amanti del cinema & horror sci fi più estremo ed irrazionale! VALUTAZIONE 4/5

H.E.