SLITHER (2006) di James Gunn

James Gunn, dopo aver scritto le spassose sceneggiature per la mitica TROMA di ‘Tromeo and Juliet’ e ‘Terror Firmer’, si cimenta con SLITHER nel suo primo lungometraggio da regista.
Un horror sci fi con una fortissima vena ironica che omaggia senza sosta molteplici pellicole del secolo scorso. Da BLOB a PREDATOR, da EVIL DEAD a SHIVER, fino alle pellicole più ‘gommose’ e balorde targate, appunto, TROMA. Pur con qualche eccesso di troppo e forzature semi citazionista fino allo sfinimento, questo film funziona alla grande, regalando anche sorprese disgustosamente estreme che ricordano non poco le opere migliori di Stuart Gordon e Brian Yuzna. Il regista dei futuri SUPER (bomba) e i GUARDIANI DELLA GALASSIA, regala perle a ripetizione, ritmo serrato e sci fi estremo nel corso di una pellicola destinata a scaldare il cuore a milioni di appassionati del cinema, oramai, vintage degli anni ’80 e ’90.
Nella tranquilla cittadina americana di Wheesley, a seguito della caduta di un piccolo meteorite, si diffonde un’infezione di origine aliena. Il primo ad essere contagiato è Grant Grant che, sotto gli occhi prima della sua amante e poi della moglie Starla si trasforma deformandosi in una specie di piovra umana. Fuori controllo Grant sembra essere il mandante e capo di un’orda di lumache/vermoni che, una volta entrati nella bocca delle persone finiranno per prenderne il controllo, trasformando gli stessi in esseri simili a zombie. Le sorprese estreme però sono solo all’inizio quando lo sceriffo, aiutato dalla moglie di Grant (della quale è follemente innamorato), del sindaco e di una ragazza salvata dallo stesso, proverà a porre fine alla conquista irrefrenabile nella sua cittadina da parte di questa sconosciuta specie aliena …..
Forte di una figura carismatica e rocciosa, nei panni nel cattivone di turno, come quella di Michael Rooker, indimenticabile protagonista del cult HENRY: PIOGGIA DI SANGUE, SLITHER abbonda piacevolmente con il body horror, esagerando sempre, senza rinunciare mai a gloriose scene splatter, gore e con frattaglie umane devastate. Nel mezzo della lotta senza sosta per la sopravvivenza che impazza nella piccola cittadina americana, trovano spazio anche allucinanti scene da universo lovecraftiano, forse le migliori sequenze del film assieme all’agglomerato umano del finale ed alla memorabile scena nella vasca da bagno, ripresa poi nella cover ufficiale del film. Come accennato in precedenza, i dialoghi sempre e costantemente rivolti alla commedia finiscono per fare a pugni con la componente estrema, la quale risulta di altissimo livello estetico e spesso originale, nonostante appaia a prima vista ripreso da pellicole precedenti.
In conclusione SLITHER è un omaggio riuscito al cinema sci fi e horror del passato, che finisce per trovare ampiamente il proprio spazio originale nella fusione di tematiche e situazioni che hanno finito per influenzare e condizionare registi brillanti come James Gunn. Un vero gioiello estremo! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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