SPRING BREAKERS (2012) di Harmony Korine

‘Spring break, spring break … forever” Harmony Korine torna ai poderosi fasti degli esordi trash di GUMMO, con una pellicola che, girata la frittata, predilige il nulla cosmico delle spiagge della soleggiata e festaiola Florida al neon a quello devastato e desolante dell’Ohio più degradato. Se lì ci si annoiava a causa del nulla, qua si eccede, finendo però, setacciandone i contenuti, alla medesima ‘polvere’ umana priva di concretezza. Personaggi creati a regola d’arte che, approfittando della festa semi istituzionale dell’America dei sogni e delle opportunità per tutti, ovvero la spring break (pausa scolastica di primavera), vengono semplicemente seguiti e spiati in tutto il loro splendore fisico e festaiolo. Brit, Candy, Cotty e Faith, studentesse di un college di provincia, aspettano da tempo di fare una vacanza memorabile e che gli permetta di svoltare nella loro vita noiosa. Dopo aver rimediato dei soldi con una rapina improvvisata (da parte di tre di loro) e recuperato i soldi necessari per il viaggio, le quattro ragazze armate di bikini si lanciano senza remore nelle giornate dello spring break della Florida, immergendosi in un contesto dell’eccesso fatto di musica, alcol e stupefacenti. I guai sono però dietro l’angolo e le quattro finiscono al fresco dopo una retata della polizia nell’appartamento dove stavano festeggiando come se non ci fosse un domani. Per loro ‘fortuna’ arriva a salvare ‘Alien’, un ‘gangster’ locale, il quale paga loro la cauzione in cambio solo della loro ….. piacevole compagnia ……Pellicola esplosiva, spumeggiante e diabolicamente provocatrice, anzi … soprattutto mirata alla provocazione visiva e all’eccesso. Geniale prendere le ‘stelline’ partorite dall’universo Disney e schiaffarle nel pianeta delle feste primaverili a base di sex, drugs e sballo, evidenziandone la povertà di contenuti e assenza di valori, abilmente introdotti nella mente di una generazione giovanile di inizio millennio costretta per inerzia allo sballo confusionario fine a se stesso e no per raggiungere, come negli anni ’60, estasi metafisiche. Un inversione decisa verso il nulla del nuovo sogno americano, basato sull’apparenza e ostentazione di cose materiali, come armi e droga, sesso promiscuo, una barriera inevitabile da abbattere e superare evidentemente, ed infine l’esaltazione di miti contemporanei nati dall’esigenza di grosse case di produzione musicali di fare soldi a palate senza preoccuparsi se l’artista (spesso giovanissimo/a) di turno lo sia veramente e se sotto la bella superficie patinata vi sia il nulla cosmico. L’elogio epico ma assolutamente trash e goliardico di Alien, e delle sue girls power, alla cantante pop Britney Spears rappresenta aa meglio questa critica riferita al vuoto giovanile americano dei giorni nostri. Per quanto concerne l’estetica (luci al neon alternate a meraviglia con quelle naturali del sole della Florida), la tecnica ed il montaggio frenetico, dove sono assemblate anche sequenze reali (forse, in quanto sembrano riprese amatoriali) della spring break vera e propria, Korine alza notevolmente l’asticella rispetto ai suoi lavori precedenti (il piano sequenza della scena iniziale della rapina è tanta roba). Esaltando non poco la ‘carne fresca’ delle sue ragazze ma ancora di più la figura chiave e travolgente di tutto il film, ovvero Alien, un James Franco mai così estremo, tamarro e pacchiano, che scena dopo scena finirà per divertire in maniera esagerata (la scena del blowjob con la pistola fa a pugni con quella del pollo di Killer Joe) grazie anche a dialoghI degni di GTA. Per quanto concerne le quattro girls, non è una banalità che proprio chi aveva qualcosa in cui credere, dio, sia stata la prima a fare un passo indietro, a dimostrazione che se si crede in qualcosa, giusto o sbagliato che sia, finisca questo per diventare l’insperata ancora di salvezza. SPRING BREAKERS è un neo noir in salsa trash, con prese colossali per il culo a centinaia di rapper balordi che si atteggiano a criminali (vale per gli USA ma ahimè anche per la nostra bella Italia), come solo Korine avrebbe potuto creare. Un film troppo oltre per l’epoca della sua uscita, forse incompreso da troppi, destinato nel tempo a diventare un cult e riferimento assoluto per il trash grottesco di … estrema qualità. Bomba! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

Links: FACEBOOK INSTAGRAM LETTERBOXD IMDb TRAILER