STUCK (2007) di Stuart Gordon


L’ultimo lungometraggio di Stuart Gordon, ispirato ad un’incredibile storia vera avvenuta in Texas nel 2001, è un thriller ansiogeno e grottesco e ai limiti del surreale, caratterizzato da sangue, violenza e un balordo umorismo macabro abilmente esaltato dal regista.
Brandi Helper è una giovane infermiera modello, in rampa di lancio per una nuova promozione, che lavora presso una casa di cura privata. Una sera mentre sta tornando a casa da una festa, sotto l’effetto di alcol e droga, investe involontariamente con la sua auto Thomas (un uomo divenuto senzatetto da poche ore). mentre è sotto l’effetto di alcol e droga. L’uomo viene sbalzato direttamente all’interno della vettura attraverso il parabrezza e finendo per rimanerne incastrato. La giovane donna, spaventata, decide di non portarlo all’ospedale per paura delle conseguenze che si sarebbero riflettute sulla propria carriera professionale, finisce così per portarselo a casa e parcheggiarlo assieme alla macchina incidentata nel suo garage …….
Gordon fotografa con questo film un’America lontana anni luce da quella brillante e gloriosa del secolo precedente, mettendo in luce le difficoltà economiche destinata a sconvolgere in poche ore la vita di un uomo, ex manager, che la vita ha voltato le spalle, e soprattutto di una ragazza che non vuole rinunciare alle proprie ambizioni ad ogni costo. Questa disperazione economica e professionale finirà per influenzare e determinare le scelte dei due protagonisti. L’incastro, è proprio il caso di scrivere, delle loro due vite completamente diverse, avviene per caso e finisce per mettere tutto in discussione, etica professionale e moralità della protagonista. Gordon elabora la storia originale, modificandone la parte finale e riempendo il tutto con elementi horror, noir e criminali. Se la storyline principale finisce per causare rabbia e stupore, Gordon mantiene alto il livello qualitativo della pellicola anche con gli elementi e personaggi di contorno, mai banali e sempre funzionali al contesto. Se il film funziona, buona parte del merito è dell’ottimo Stephen Rea, bravissimo nel cambiare pelle nel corso della pellicola e far provare una triste empatia per il personaggio di Thomas. Nel 2009 è stato realizzato anche un remake indiano, ‘Accident on Hill Road’, purtroppo non all’altezza di questo film.
STUCK è un film estremo che lotta con la razionalità ma non per questo privo di profonde analisi morali, le quali costringono anche lo spettatore ad amare riflessioni sulle priorità della vita. Gioiello!!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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