SUBCONSCIOUS CRUELTY (2000) di Karim Hussain

Leggendario film estremo a cavallo tra i due secoli, dove gore e perversioni inenarrabili non sono per nulla risparmiate, come lo sono i litri di sangue impiegati per le scene più cruente.
Tema centrale del film, come si evince dal titolo, il subconscio più estremo, partendo dalla logica di emisfero sinistro e destro del cervello, dove Il primo comprende la parte razionale, mentre il secondo racchiude tutte le nostre perversioni più aberranti.
Opera controversa nella produzione poi e nella gestazione prima, durata diversi anni prima di vedere la luce. Da citare sin da subito il corto DIVIDED INTO ZERO di Mitch Davis, nato grazie alla collaborazione con Karim Hussain. Un lavoro da affiancare per stile, tecnica e temi a SUBCONSCIOUS CRUELTY. Non è un caso se in diversi edizioni lo troviamo come extra affiancato alla pellicola di Hussain.
SUBCONSCIOUS CRUELTY è un’anomalia antologia estrema, composta da due corti più corposi ad altri due più brevi.
Ecco di seguito un breve riassunto, con valutazione annessa, dei quattro capitoli:
OVARIAN EYEBALL: dove una breve quanto ermetica introduzione alle tematiche della pellicola, una donna completamente nuda viene lacerata nell’addome, dal quale fuoriesce a sorpresa un bulbo oculare. VOTO 6/10
HUMAN LARVAE: questo è il primo dei due lavori più interessanti, maggiormente strutturati dell’antologia e similare al sopra citato DIVIDED INTO ZERO. Un uomo è ossessionato dalla sorella, la quale la spia continuamente durante i numerosi rapporti sessuali con diversi partner. L’amore incestuosa tra realtà e fantasia, culminerà in un delirio estremo, abominevole e gore impazzito, quando la sorella, in procinto di partorire, di affiderà alle cure malate del fratello ….scelta, oserei scrivere, mai così balorda 😀 ! VOTO 8/10
REBIRTH: un’orgia che comprende uomini, donne e madre natura, con aspetti deliranti che portano ad una masturbazione estrema. VOTO 6/10
RIGHT BRAIN/MARTYRDOM: per colpa di questo ultimo corto, la pellicola ha subito diverse censure negli anni in patria (Canada) e non solo. Un uomo, presumibilmente cristiano, si masturba mentre visiona un film porno. Lo stato di incoscienza dopo la eiaculazione sarà fatale, diventa Gesù e finisce per diventare l’oggetto blasfemo di tre donne esagitate, sessualmente eccitate e vogliose di carne. Assisteremo ad un delirio di oscenità anti cristiane che mescolano cannibalismo e gore senza freno alcuno. VOTO 8/10
In conclusione Karim Hussain regala ai posteri un film estremissimo ma tutt’altro che riuscito, valido in alcuni frangenti (presi singolarmente il secondo e quarto corto sono da leccarsi i baffi per la quantità estrema di crudeltà e abomini mostrati), con il difetto di non mantenere un filo conduttore coinvolgente tra i vari capitoli. Un tentativo poco riuscito di ricreare le atmosfere (le influenze cinematografiche sono chiare) DER TODESKING, poderosa opera antologica di Jörg Buttgereit.
Una pellicola che appare presuntuosa nei contenuti mostrati, dove alla lunga finisce per diventare troppo gelida, nonostante l’aria malsana che si respira più volte, lasciando annoiati e poco coinvolti durante ed a fine visione. Una serie di difetti che riscopriremo in un’altra pellicola super estrema, MELANCHOLIE DER ENGEL di Marian Dora, con in quale condivide diversi abomini e nella quale troppa carne (estrema) al fuoco finisce per bruciarsi, stancare e risultare indigesta, in quanto priva di un’anima o di una sceneggiatura con capo, coda e filo conduttore.
SUBCONSCIOUS CRUELTY, pur non essendo perfetta e per nulla priva di difetti, rimane una visione obbligata per ogni appassionato di film e opere estreme abbondanti gore e blasfemie di varia natura. VALUTAZIONE MEDIA 7/10.

 

H.E.

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