SWALLOW (2020) di Carlo Mirabella-Davis

Quando un’ossessione estrema, quanto bizzarra, nasconde qualcosa di ancora più terribile. Ecco un film destinato a lasciare un segno indelebile nel 2020 cinematografico, grazie ad una sceneggiatura veramente originale, una regia di livello assoluto ed una protagonista impossibile da dimenticare.
Hunter è una neo sposa in dolce attesa, sposata con un marito perfetto e divenuto da poco manager nell’azienda del padre. I due vivono in una lussuosa e moderna villa fuori New York.
Ad Hunter apparentemente non manca nulla. Sotto la superficie della perfetta mogliettina e felicemente sposata, Hunter, soffre di ‘picacismo’. Un disturbo ossessivo dell’alimentazione che la porta ad ingoiare piccoli oggetti (i più disparati e pericolosi, come spilli e biglie) non commestibili.
Quando il marito e la famiglia di lui, una volta scoperto il suo disturbo, rafforzano il loro controllo sulla sua vita. Hunter deve affrontare così l’oscuro segreto che sin dalla tenera età si nasconde dietro la sua nuova pericolosa ossessione ……
SWALLOW rappresenta tutto quel cinema oramai impossibile da catalogare e rivolto al futuro, in quanto capace di trasformare quella che appare a prima vista come una favola weird, in un dramma psicologico con decise sfumature horror di nuovissima generazione. La capacità di evolvere della storia, in parallelo con le vicende familiari, tragiche e storiche, della malinconica protagonista Hunter, interpretata da una superlativa Haley Bennett, ci traghetterà in un’analisi spietata, amara e triste della stessa. Come spesso accade, la follia esteriore nasconde un qualcosa di oscuro, malvagio e nascosto con la forza nel passato. Un film americano che sembra però unire più anime dei registi europei più estremi e significativi degli ultimi decenni. L’anima grottesca di Yorgos Lanthimos, l’estetica raffinata e mai fine a se stessa di Nicolas Winding Refn, l’anima provocatoria di Lars von Trier e quella più drammatica di Michael Haneke, sembrano infatti confluire assieme in questa nuova ed elegante opera, che poco ha da invidiare (a prima vista) ai film da loro diretti. Una pellicola che accende prima un’irrefrenabile curiosità morbosa per le gesta assurde della protagonista (da vedere cosa ingoia) e poi ci trascina con lei nel suo dolore silenzioso e impensabile ad inizio film. L’ultima parte, con un dialogo ‘tutto in famiglia’ da incorniciare, rappresenta forse la punta di diamante di quest’opera stupenda ed incredibilmente magnetica.
Se SWALLOW diventerà un capolavoro sarà il tempo a dirlo …. io ci scommetto pesantemente! Una visione estrema e favolosa sotto tutti i punti di vista! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

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