THE COLLECTOR (2009) di Marcus Dunstan

 

Associato erroneamente a SAW (in quanto il regista è stato lo sceneggiatore di diversi capitoli della purtroppo celebre saga americana ed il soggetto inizialmente era un capitolo collegato ad essa) e catalogato nel genere (?) ‘torture porn’ simil Hostel di Roth, THE COLLECTOR è finito per essere spesso e banalmente sottovalutato dagli appassionati dell’horror più estremo, destinato poi, per nostra fortuna, a spopolare nei nuovi anni ’10 con A SERBIAN FILM, THE HUMAN CENTIPEDE fino al più recente ATROZ (e tantissimi altri titoli elencati in questa piattaforma). Marcus Dunstan, alla sua prima prova da regista, non delude e sforna un thriller che si rifà ai più celebri home invasion anni ’70, arricchendolo di fantasiose torture dalle sfumature slasher, con poderosi utilizzi di lame, aghi e tagliole, quest’ultime particolarmente efficaci. A rendere particolare e meritevole di attenzione la sua pellicola, sono le due storie destinate ad incrociarsi. La prima quella di Arkin, un ladruncolo in crisi economica, la seconda vede protagonista un ‘monster man’ puro, sulla scia dei serial killer mascherati di fine ’70 e primi anni ’80, senza poteri sovrannaturali ma con una fantasia, da far invidia al migliore inventore sulla piazza, destinata a far soffrire dopo rovinose torture le proprie vittime. Arkin infatti ha un grosso debito da pagare all’ex moglie, e per trovare il denaro necessario decide di rapinare la casa di campagna del suo nuovo datore di lavoro. Ma quando vi si introduce, fa un’agghiacciante scoperta: un altro e ben più pericoloso ladro, se tale si può definire, sta mettendo in atto il medesimo colpo e ha preso in ostaggio gli abitanti della casa. L’uomo misterioso è un “collezionista” psicopatico che ha seminato l’abitazione di trappole letali e Arkin dovrà sfoderare tutte le sue risorse per salvare coloro che voleva derubare …..
Musiche tiratissime, una regia dinamica e situazioni imprevedibili accompagneranno i nostri due antagonisti lungo una serie interminabile di sfide, scontri, torture taglienti e sadiche che non lasceranno mai delusi, in particolare quando quest’ultime sono destinate ai vari inquilini e vittime occasionali del ‘monster man’ mascherato. Ago e filo, lingue recise, dita amputate, gattini ‘coccolati’ con la colla e altre diavolerie, ci permetteranno di godere quanto basta, senza cercare psicologie inutili e senza senso sulla natura del cattivone di turno, permettendo così di concentrarsi solo ed esclusivamente sulla sana e goduriosa violenza fisica. Naturalmente alcuni parti appaiono anche troppo inverosimili e l’eccessiva ambientazione nella medesima casa rischia alla lunga di stancare, ma THE COLLECTOR è un horror di razza dove Marcus Dunstan mescola sapientemente generi e situazioni già visionate in passato con efficacia e maestria inaspettata. Da bravo alchimista trova infatti la miscela ‘anti noia’ giusta, mantenendo fino alla fine un alone di mistero sulla figura del suo mostro e lasciando eventuali spiegazioni al sequel, THE COLLECTION del 2012, sempre diretto da lui. Anche se non raggiunge le vette allucinanti dei film estremi più recenti, alcuni citati in precedenza, THE COLLECTOR è un horror dignitoso, buono per tutte le stagioni e tutt’altro che banale, nella violenza estrema e nella regia ricca di cambi di ritmo ansiogeni e frenetici. Non sappiamo perché il nostro ‘eroe’ colleziona le sue vittime in quel demoniaco baule, ma … ci piace come lo fa! VALUTAZIONE 8/10

 

H.E.