THE DEAD CENTER (2019) di Billy Senese

Il secondo lungometraggio di Billy Senese, regista di CLOSER TO GOD, è un valido horror psicologico e sovrannaturale, sulla falsa riga dei J-HORROR più celebri, dalle forti sfumature estreme, abilmente miscelate alla costruzione maniacale delle atmosfere in bilico tra incubo, legato ad un passato lontanissimo e terrificante, e realtà, legata alla scienza medica e più logica e terrena.
Atlanta. Un cadavere senza nome torna misteriosamente in vita e dall’obitorio finisce misteriosamente nel reparto psichiatrico di un ospedale. Daniel Forrester, uno dei medici dell’ospedale reduce da un’infanzia poco felice, inizia ad interessarsi a questo strano individuo, senza nome, passato e che presenta anomali disturbi fisici e mentali. Nel frattempo un medico legale, interessato al caso del cadavere scomparso, inizia a scavare a fondo nella faccenda, scoprendo in breve tempo l’identità del cadavere scomparso dall’obitorio e finendo nel luogo del suo primo ritrovamento da parte della polizia, oggetto di un strano rituale omicida/suicida. Mentre nell’ospedale diverse persone finiscono per morire in circostanze misteriose, il dottor Forrester combatte contro qualcosa di ultraterreno presente nel corpo del suo paziente ……
THE DEAD CENTER è un film accattivante e brillante sotto tutti i punti di vista, forte di una perenne atmosfera d’inquietudine ed un alone di mistero e tensione sempre crescente, con gli ambienti ospedalieri quanto mai congeniali e ottima cornice per gli eventi inspiegabili mostrati. Questi ultimi vanno di pari passo con i percorsi investigativi e di analisi dei due medici interessati, per vie diverse ma destinate nel finale ad unirsi alla medesima persona indemoniata. Girato in maniera egregia, mostrando una perfetta conoscenza delle tempistiche tipiche dell’horror più classico, la pellicola pecca forse di originalità, risultando forse prevedibile in alcuni passaggi, finale compreso. Questo però non toglie smalto e cattiveria disturbante agli eventi mostrati, in quanto non si esita a spingere sull’acceleratore dell’estremo nella parte finale, degna conclusione di quanto accennato nella lunga e spigolosa caccia all’uomo da parte del medico legale (con fosse comuni mostrate senza censura). Buoni gli effetti speciali, ottime le interpretazioni e più che discreta la colonna sonora, capace di esaltare al meglio i momenti più terrificanti di questa oscura storia horror. “I am the mouth of death”!! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.