THE FARM (2018) di Hans Stjernswärd

Una giovane coppia, in un viaggio on the road, si ferma in un ristorante in mezzo al nulla per rifocillarsi. Dopo aver finito di mangiare decide di passare la notte in una casa in mezzo ai boschi, affittata loro da un proprietario dall’aspetto terrificante. Quando i due fidanzati si svegliano il mattino dopo, si ritrovano prigionieri in una fattoria in cui il bestiame è composto da persone, mentre tutti i lavoratori presenti nella fattoria indossano inquietanti maschere di animali …….
THE FARM, reduce da una buona campagna pubblicitaria nel sottobosco underground, è un film estremo senza fronzoli, dove cannibalismo e mungiture umane sono all’ordine del giorno. Ispirato, per quanto concerne l’estetica a cult americani del genere horror, ‘The texas chainsaw massacre’ e ‘The Hills Have Eyes’ su tutti, nei contenuti attinge a piene mani da molteplici film a tema ‘fattoria cannibale’ : ‘SPLATTER FARM’, ‘BREEDING FARM’, il cortometraggio ‘THE HERD’ e tantissimi altri titoli con tematiche similari.
Se a prima vista questo low budget estremo appare come qualcosa di già visto e privi di originalità, le intenzioni, probabili ma non certe, di mettere in luce gli orrori degli allevamenti intensivi di animali, attraverso un’inversione parziale di ruoli tra uomo e animale, potrebbe dare brillantezza ad una serie di storie ed eventi connessi che sanno purtroppo minestra riscaldata e priva di originalità. Non mancano i frangenti gore o iper violenti (il picco estremo è raggiunto in una scena shock con protagonista un neonato), spesso inverosimili, destinati a colmare il vuoto nelle lunghe sequenze senza sosta di tentata fuga dei nostri prigionieri. Una ‘fattoria degli animali’ in versione estrema, dove perfino il culto locale è afferente la venerazione animale, o meglio le ‘maschere degli animali’, le quali sono forse destinate a coprire solo i volti degli uomini sfregiati o modificati in volto come il presunto proprietario della fattoria. Un film che alla fine lascia perplessi, in quanto lontano anni luce dalle pellicole horror estreme più esagerate degli ultimi anni, finendo per non chiudere il cerchio di quanto mostrato nella pellicola, in quanto la scena finale appare buona solo per catturare l’attenzione e per la cover, non spiegando nulla, ma proprio nulla, sulla misteriosa fattoria ed i suoi strani lavoratori. Se desideriamo vedere critiche severe e senza censura sugli allevamenti intensivi è meglio virare sui documentari shock, come THE LUCENT e EARTHLINGS. Al contrario, se vogliamo passare 80 minuti in compagnia di un horror estremo da affiancare a birra e pop corn, THE FARM è da vedere, consapevoli però che trattasi di un film indie non destinato agli annali del genere sopra citato. VALUTAZIONE 6,5/10

 

H.E.