THE FOREST OF THE LOST SOULS (A Floresta das Almas Perdidas) del 2017 di José Pedro Lopes

Ecco un horror di nuova generazione, destinato a stupire anche gli appassionati più navigati e scafati del cinema horror ed estremo in particolare. Suicidio, sensi di colpa, sogni surreali, cattiveria infinita e lame taglienti come non mai in questa nuova e sorprendete pellicola estrema made in Portugal.
Ricardo cammina attraverso la Foresta di Lost Souls, luogo portoghese nefasto dove molti vanno a sucidarsi, alla ricerca di un luogo dove trovare la pace eterna. Ricardo è un padre di famiglia depresso aspirante suicida e alla ricerca affannosa del posto nel quale sua figlia si è uccisa. Nel mezzo del bosco incontra Carolina, una ragazza cupa con un macabro fascino per la morte. Inizialmente ostili, i due cercano di influenzare la decisione dell’altro, ma solo uno di loro sta dicendo la verità …..
Opera prima (lungometraggio) originale e brillante di questo giovane regista portoghese, che mescola dramma e slasher in maniera inaspettata e sorprendente. Lontano dalla perfezione, con alcuni cali di ritmo ed un eccessivo auto compiacimento estetico nella prima parte, José Pedro Lopes ha il merito di cambiare volto e pelle al suo film in continuazione, con una sterzata horror ed estreme che meritano senza dubbio applausi scroscianti. Se il suicidio con le sue analisi psicologiche, filosofiche ed etiche della prima parte, illudono di trascinarci in un dramma esistenziale, la seconda è perfettamente in linea con le pellicole neo-slasher di ultima generazione, come LAST GIRL STANDING e PREVENGE. Il film è inoltre arricchito da un atipico ‘home invasion’ macabro e feroce. Se la foresta portoghese richiama alla celebre foresta dei suicidi alla base del Monte Fuji in Giappone, la parte sanguinaria e violenta richiama alla memoria il capolavoro spagnolo del genere ‘invasione familiare ’’SECUESTRADOS’ di Miguel Ángel Vivas, proprio perché il livello di brutalità arriva improvvisamente e senza speranza per chi la subisce nel proprio focolare domestico.
Opera realizzata completamento in bianco e nero, ansiogeno e soffocante da ‘morire’ (una ‘spruzzata’ di colore alla VIOLATED ANGELS non avrebbe guastato), che finirà per soddisfare non poco tutti gli appassionati di nuovi horror non convenzionali e di rottura di generi consolidati. Raramente dramma e slasher sono riusciti ad incontrarsi senza sfociare nella banalità o peggio ancora nel ridicolo. Forse qualcosa è mancato per affiancarlo ai migliori film estremi di epoca recente, in quanto la prima parte, pur incuriosendo, non è particolarmente disturbante. Tuttavia ‘THE FOREST OF THE LOST SOULS’ è destinato a farsi strada e nome nel filone horror estremo di nuova generazione, saturo solo in apparenza, grazie anche ad un finalissimo che chiude il cerchio estremo alla grande con un singolo e significativo disegno. Gioiello! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.