THE HORSEMAN (2008) di Steven Kastrissios

Ecco la versione extreme di HARDCORE di Paul Schrader, sotto tutti i punti di vista. Quale territorio migliore dell’outback australiano per narrare una storia di revenge priva di luce e speranza come questa. Protagonista un uomo come tanti altri, inesperto nella caccia all’uomo, apparentemente poco atletico e per nulla avvezzo alla lotta corpo a corpo. Unica arma, la rabbia alimentata non solo dalla perdita dell’amore più grande della sua vita, la propria figlia, bensì un fuoco interiore di impotenza per la visione scioccante di quello che ha portato la sua bambina ad una tragica fine.
Christian è un disinfestatore di parassiti e insetti. Un giorno la sua vita cambia inevitabilmente dopo la morte della sua unica figlia. Quest’ultima è stata trovata morta soffocata dal suo stesso vomito dopo una probabile overdose di eroina. Quando Christian riceverà una VHS porno, dove la figlia visibilmente drogata e poco cosciente viene abusata da un gruppo di uomini, Christian inizia una caccia all’uomo senza sosta, deciso a punire uno ad uno gli uomini colpevole secondo lui della fine prematura di sua figlia…..<br>Sporco, grezzo, feroce e brutale come pochissimi altri film a tema vendetta, THE HORSEMAN scava senza sosta nell’animo tormentato del suo protagonista, consapevole di non essere riuscito a proteggere la sua amata figlia diciottenne dai mali oscuri del mondo. Nel mezzo della sua caccia senza sosta, caratterizzata da torture distruttive e violenze bestiali, l’incontro con una ragazza coetanea della figlia e anch’essa reduce da una brutta storia di eroina, apparirà allo stesso come una possibilità di redenzione e seconda opportunità di riparare ai sbagli del passato afferenti la figlia. Ad alternare le violenze perpetrate senza freni agli autori e protagonisti del video porno sopra citato, abbiamo dei frangenti emotivamente forti con protagonisti Christian e sua figlia ancora bambina, ricordi dolci nella sua mente e destinati ad alimentare continuamente quel fuoco di vendetta insaziabile nel cuore del disinfestatore di parassiti, questa volta però a due zampe e dall’aspetto umano solo estetico. Sarà proprio la figura di Christian, interpretato alla grandissima da uno sconosciuto Peter Marshall, abile nel trasmettere tutta la rabbia di un padre devastato da una morte lacerante come quella subita dalla figlia. Una vera roccia di uomo nonostante le avversità e la montagna di uomini da scalare. Finale straziante che chiude con decisione un film forse imperfetto in alcuni frangenti della sceneggiatura ma capace di non smarrire mai l’anima revenge e la drammaticità vissuta da un padre vendicatore. Uno dei migliori horror estremi australiani di sempre! VALUTAZIONE 4/5

H.E.