THE KINGDOM 2 (1997) di Lars von Trier

Se il finale pazzesco della prima stagione, THE KINGDOM – IL REGNO, aveva lasciato a bocca aperta per un parto assurdo e altre diavolerie senza senso, l’inizio della seconda serie, sempre ad opera di Lars von Trier (onnipresente nei finali come in precedenza), parte con il botto. Merito di riprendere, con ironia weird, tutti i punti e soggetti (oltre allo stile identico alla prima serie, come la fotografia color seppia alternata a flash verdastri) lasciati in sospeso in precedenza nel Regno, nome emblematico dell’eccentrico e gigantesco ospedale di Copenaghen. Se inizialmente il mattatore della seconda stagione è ancora il cinico bastardo (e per fortuna nostra simpaticissimo, complici assurdi siparietti e monologhi con le proprie feci) chirurgo svedese Helmer, quest’ultimo deve lasciare lo scettro del fenomeno di turno al ‘neonato’ interpretato da Udo Kier, leggendario attore del cinema europeo, interprete anche del demoniaco dott. Kruger. La lotta contro il male che attanaglia il Regno. da parte della signora Dussen e di suo figlio, finirà per coinvolgere tutti i principali protagonisti, questa mini serie di sei episodi (per un totale di 286 minuti), virerà decisa sul grottesco, armandosi di un’ironia graffiante che prenderà il sopravvento sull’inquietudine, caratteristica principale della serie precedente, la quale ritornerà prepotente negli ultimi minuti dell’ultimo episodio. Zombie, neonati mostruosi (il sopra citato ‘bambino’ interpretato da Undo Kier è fenomenale e magnetico man mano che cresce e si evolve), sparatorie, fantasmi, demoni, diavoli, corse della morte, esorcismi, psicoanalisi deliranti, amori impossibili, dissezioni e altre mostruosità, si alterneranno di continuo tra loro fino a giungere al finale travolgente ma per nulla chiarificatore e conclusivo delle molteplici storie narrate fino ad allora. Proprio per questo, rimane il rammarico per una terza serie più volte annunciata e mai realizzata. Consoliamoci con la revisione ogni tanto di queste due perle estreme …. in serie! VALUTAZIONE 4/5

H.E.