THE LESSON (Urok) del 2014 di Kristina Grozeva & Petar Valchanov

Film drammatico bulgaro ispirato da un incredibile fatto di cronaca locale. Sulla scia del cinema europeo che ama mettere con le spalle al muro le persone che lottano contro una società sempre più malata, cinica, spietata e corrotta (quello di Haneke, Seidl e Cristian Mungiu per citare alcuni nomi), i due registi prendono spunto da una storia vera per raccontarne una ancora più grande e profonda, con protagonista una donna che, nonostante le avversità, lotta per mantenere un codice etico accettabile e privo di compromessi sporchi.
In una piccola città bulgara, Nadia è una maestra d’inglese di una scuola elementare. Onesta, laboriosa e madre devota, Nadia lotta per tenere insieme la sua vita e famiglia. Suo marito, un disoccupato alcolizzato, ha segretamente speso i soldi di Nadia destinati al pagamento del mutuo della casa in cui vive con la propria figlia. Mentre la banca si prepara a mettere all’asta la casa, Nadia lotta con tutte le sue forze per saldare il debito, prima cercando di riallacciare i rapporti con il padre (ricco e infame) e poi affidandosi ad un viscido usuraio locale. Parallelamente Nadia sta cercando si smascherare con tenacia il ladro presente tra i suoi alunni. Mentre la vita la mette alle strette, Nadia finirà per cambiare la prospettiva sui concetti di legalità, etica e moralità, finendo per compiere un atto disperato per ottenere il denaro destinato a saldare il debito con la banca ed evitare di finire sulla strada ……
Personaggi bizzarri e situazioni grottesche onnipresenti, finiranno per attenuare la drammaticità e l’ansia presente in questa incredibile storia, la quale finisce per crescere come un fiume in piena e sfociare in un’esplosione evoluzione criminale, inaspettata per buona parte della pellicola.
Forza trainante la protagonista Nadia, interpretata con rara maestria e dinamicità dall’attrice Margita Gosheva, una donna vulcanica, a tratti fantozziana, costretta a subire sulla propria pelle le avversità per scoprirne le chiavi di uscita volta per volta. Il titolo è emblematico e riconducibile a vari passaggi cruciali della pellicola, primo su tutti ‘mai accettare un prestito da un usuraio’, secondo ‘non rinnegare mai l’amore per la propria madre’ (che porterà ad una delle sequenze più divertenti e forti del film), terzo ……. da scoprire nella parte finale, una vera sorpresa.
Un dramma dinamico e ansiogeno, dove le paure sono tutte reali e legate alle insidie che pervadono la nostra quotidianità (anche e soprattutto italiana), da vedere tutto d’un fiato. Grandioso! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.