THE LITTLE STRANGER (L’OSPITE) del 2018 di Lenny Abrahamson

Lenny Abrahamson, dopo il successo mondiale del drammatico ROOM del 2015, propone un horror gotico, tratto dall’omonimo romanzo di Sarah Waters, in bilico tra fantasia e amara verità, tra fantasmi e psicopatologia, dove rancori, invidia e paura finiranno per plasmare con calma olimpica e senza frenesia una storia destinata a lacerare fisico e mente dei suoi protagonisti.
1919, Warwickshire. Il dottor Faraday, medico del villaggio, viene chiamato dalla famiglia Ayres, ricca famiglia in declino, per curare la loro domestica. Faraday, in realtà, soddisfa così un desiderio rimasto sepolto da circa trent’anni. Ovvero quello di entrare alla pari nella famiglia Ayres, composta ora dalla matriarca e dai suoi due figli Caroline e Roderick, quest’ultimo reduce di guerra con ferite di grave entità che ne debilitano fisico e mente. A rendere l’atmosfera ancora più deprimente e confusa, la presenza di un fantasma, la terza figlia della sig.ra Ayres, morta da bambina a causa di un malore improvviso e mai chiarito. Faraday, oltre a curare i mali fisici degli Ayres, sembra intenzionato a diventare partecipe sempre più delle loro dinamiche economiche, rispolverando nella sua mente un passato lontano di quando sua madre era domestica proprio nella casa ora infestata ……. <br>Costumi ed ambientazioni storiche poderose ci immergeranno dolcemente prima e con ansia costante poi, in un periodo storico che ha segnato generazioni di famiglie ricche e nobiliari dell?europa post prima guerra mondiale, dove le certezze di una prosperità garantita finì per sbriciolarsi con l’avanzare di un contesto sociale destinato a punire chi non stava di loro al passo con i tempi. Di contraltare il destino di un uomo figlio di una domestica, grazie solo alle sue forze ed al suo studio costante, finirà per incunearsi nelle crepe sempre più polverose e oscure di una di queste famiglie, non rivelando mai le sue vere intenzioni, nascoste abilmente assieme ad un passato apparentemente sinistro, colmo di rivalsa e rabbia. 
Niente jumpscares o salti nella sedia per questo horror singolare, che non priva mai lo spettatore di scene cruente (volti lacerati da un cane, suicidi, fisici tumefatti e sangue indelebile) alternate con sapienza ad altre di paura primordiale, con il rischio da parte di alcuni suoi protagonisti di perdere la ragione in balia di eventi impossibile da controllare, in quanto causati da una presenza sinistra e volenterosa di mostrare il suo vero volto. A rendere strana e singolare questa storia l’enigmatica figura del dottor Faraday, interpretato da un ottimo (come tutti gli attori della pellicola) ed irriconoscibile Domhnall Gleeson. Sarà proprio la sua figura, come degli stranieri presenti nei vari TEOREMA, HORS SATAN, VISITOR Q e BORGMAN, a decidere le sorti altrui, con costanza e decisione inizialmente insospettabile. Finale criptico a prima vista ma limpido sulla vera natura del suo protagonista silente ma per nulla statico. 
THE LITTLE STRANGER (L’OSPITE il titolo italiano) non è un horror per tutti i palati, riuscendo però nell’impresa di scavare al meglio nel desiderio di un uomo e tramutare quello stesso desiderio in qualcosa di terrificante ed impossibile da frenare e saziare. VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.