THE RAID 2: BERANDAL (2014) di Gareth Evans

 

Se dal 2011 il film d’azione più estremo da superare per tutti è stato THE RAID: REDEMPTION, dal 2014 l’impresa appare ancora più ardua. Tre anni dopo aver stregato il mondo, il regista gallese Gareth Evans realizza il sequel perfetto, capace di non far rimpiangere il primo esplosivo capitolo ed elevando l’action estremo a qualcosa di difficilmente catalogabile e raggiungibile per i cineasti di tutto il mondo. THE RAID 2: BERANDAL è il film d’azione sognato da tutti e mai realizzato fino ad allora.
Il secondo capitolo inizia poco dopo la fine del primo. Il fratello di Rama viene giustiziato, mentre lo stesso Rama è costretto a stringere un patto con il capo di un’unità investigativa interna ed entrare sotto copertura in un carcere di Giacarta, per smascherare i legami tra la criminalità che controlla la città e la polizia corrotta, garantendosi così la protezione per la sua famiglia. Questo sarà solo l’inizio di una lunga scalata di sangue e dolore che costringerà Rama ad abbattere uno ad uno i sicari dei vertici della mala di Giacarta …….
Partendo da una trama crime più articolata e corposa, diluita su un tempo più lungo di 150 minuti, Evans regala al mondo un concentrato di ultra violenza annegato nel sangue multiforme. Esecuzioni sommarie, botte da orbi in carcere (le scene di lotta nel fango sono impressionanti), inseguimenti in auto degni di GTA, sicari letali iconici a prima vista (‘Basball Bat Man’ e ‘Hammer Girl’ e ‘The Assassin’) e combattimenti a mani nude travolgenti, dove il numero di ossa frantumante e teste fracassate sfiora l’infinito. Star indiscussa Iko Uwais, ancora una volta nei panni di Rama e destinato, grazie a questo dittico, ad essere riconosciuto da tutti come l’artista marziale per eccellenza del cinema contemporaneo.
Se nel primo film la scalata era unidirezionale verso l’alto e l’ambientazione era claustrofobica e con un fotografia tendente al plumbeo, nel secondo si varia di continuo, con molteplici ambientazioni urbane e colori più vivaci che esaltano gli ettolitri di sangue umano presenti, mantenendo invariato la dinamicità dell’azione estrema, fortunatamente onnipresente. Il merito assoluto, e che ha fatto innamorare tutti gli appassionati del genere action (estremo) a questo secondo capitolo, è rappresentato da quei fatidici e magnetici 10 minuti (dal 130mo al 140mo minuto) che racchiudono lo scontro totale tra Rama ed i tre sicari, ognuno ricco di fascino e caratterizzato da una propria arma letale. ‘Basball Bat Man’ e ‘Hammer Girl’ e ‘The Assassin’, tutti e tre ben presentati in precedenza (fenomenale quello di Hammer Girl all’interno di un vagone della metropolitana), finiranno per esaltare Rama in uno scontro che lascerà senza fiato e destinato agli annali del cinema. La punta di diamante di una pellicola spettacolare che fino ad allora forse non raggiungeva le vette del primo capitolo e forse, con quei dieci minuti sopra citati, le ha superate. Con un montaggio clamoroso, ad opera dello stesso Evans, ed una serie di innovative riprese a 360 gradi incollate ai vari protagonisti delle scene d’azione, la pellicola finirà per catturare lo spettatore fino alla fine, costringendolo a rivedere in loop tutte le innumerevoli scene d’azione egli scontri iper violenti e ‘splatterosi’ di cui il film felicemente abbonda. Oltre l’estremo! VALUTAZIONE 10/10

 

H.E.

 

Una risposta a “THE RAID 2: BERANDAL (2014) di Gareth Evans”

  1. A parte un innamoramento insano per “Hammer Girl”, mi preme sottolineare che il nostro Gareth Evans ha fatto un film talmente OLTRE da permettersi il lusso di togliere dal film una scena pazzesca, da urlo… roba che qualcuno ci tirerebbe fuori un intero film! La scena in questione è questa: https://youtu.be/fs_Qhmiz40E

I commenti sono chiusi.