THE RAID – Redenzione (Serbuan maut) del 2011 di Gareth Evans

Dopo il primo lungometraggio FOOTSPETS, un low budget grezzo e feroce, il regista gallese Gareth Evans nel 2007 si reca in Indonesia per realizzare un documentario sul Pencak Silat, storica e leggendaria arte marziale del sud est asiatico. Proprio nel corso della realizzazione di questo documentario conoscerà l’artista marziale Iko Uwais, con il quale darà vita nel 2009 al dinamico Merantau e che li farà conoscere tutti e due al grande pubblico. La consacrazione arriverà per entrambi con il successivo THE RAID, un film rivoluzionario per quanto concerne l’action estremo, capace di elevare l’azione marziale a livelli cinematografici mai oltrepassati fino ad allora. Tralasciate dinamiche circensi di film d’azione cinesi (in particolare di Hong Kong) e scontri fittizi dei blockbuster a stelle e strisce, Gareth Evans mette in piedi una storia senza troppi fronzoli inutili, puntando tutto, o quasi, su combattimenti feroci e sanguinari impressionati per dinamicità e violenza visiva, senza mai scivolare nel trash o nella comicità da action anni ’80 americani.
Nel cuore di una Giacarta grigia e priva di luce, vi è edificio, considerato quasi intoccabile anche dai poliziotti più onesti e coraggiosi, usato come covo da una banda di drogati e sbandati guidati da Tama, un boss della malavita spietato e senza scrupoli. Una mattina, alle prime luci dell’alba, una squadra speciale della polizia decide farvi irruzione. Quello che ne consegue è una battaglia mortale ed una caccia all’ultimo sopravvissuto da parte della banda di Tama. Quando la squadra della polizia, intrappolata nel micidiale edificio, sembra destinata a soccombere, uno di loro, Rama, sembra inarrestabile, man mano che avanza piano dopo piano. A renderlo invincibile vi sono delle motivazioni estreme legate ad una persona vicina al boss Tama….
Arti spappolati, gole lacerate e mascelle fracassate, unite a riprese che sfidano le leggi basilari della fisica, non permetteranno allo spettatore un secondo di noia. Ad incidere in maniera decisa sui nostri sensi durante la visione le dinamiche estreme del protagonista Rama, interpretato dal sopra citato Iko Uwais, un essere umano nato evidentemente per diventare l’anima estrema di questa pellicola d’azione destinata ad essere definita da moltissimi appassionati del genere action come la migliore di sempre. Se il concetto di salire in un edificio per conquistarlo con la sola forza delle mani (o quasi, come in questo caso) ha radici profonde (ved. Kenshiro e Bruce Lee), l’estremizzazione degli eventi mostrati, ai limiti dell’horror estremo più becero non ha eguali, enfatizzata ancora di più da una maestria sorprendente nell’accentuare la tensione secondo dopo secondo. Ovviamente il film non si basa solo ed unicamente sull’azione (comunque onnipresente per il 95% della pellicola), in quanto è supportata da un minimo di trama che sarà svelata con l’avanzare della storia e che porterà Rama a diventarne il perno centrale al centro del tiro infuocato ed indiavolato nel famigerato edificio. A funzionare a meraviglia sono tutti gli altri personaggi primari e secondari della storia. Dal poliziotto interpretato da Joe Taslim (protagonista dell’action altrettanto estremo ma meno accattivante ‘The Night Comes for Us’ di Timo Tjahjanto) al villain marziale Mad Dog, interpetato da una vera leggenda locale come Yayan Ruhian, fino a tutti i comprimari, buoni o cattivi, mai banali.
Una pellicola spettacolare ed iper violenta, divenuta in breve tempo un cult assoluto del genere d’azione estremo e finendo così per influenzare in maniera pesante tutto il cinema d’azione amante di gore e splatter degli ultimi 8 anni. Dal poderoso DREDD 3D di Pete Travis (con il quale condivide l’edificio trappola ed un boss letale) ed i recenti film action, sempre indonesiani e decisamente estremi, targati Timo Tjahjanto. L’unico film in grado di ‘scontrarsi’ per violenza estreme ed epicità con questo THE RAID è …. il secondo capitolo THE RAID: Berandal. Una bella lotta destinata a dividere i fan del dittico THE RAID diretto da Evans.
Anche questi film (i due THE RAID), pur non mettendo al centro storie impegnate o drammatiche, possono definirsi, quando raggiungono livelli qualitativi così elevati per il genere nel quale navigano, dei capolavori assoluti del cinema contemporaneo! VALUTAZIONE 10/10

 

H.E.