THE TEXAS CHAIN SAW MASSACRE (NON APRITE QUELLA PORTA) del 1974 di Tobe Hooper

“Il film che state per vedere è un resoconto della tragedia che è capitata a cinque giovani, in particolare a Sally Hardesty e a suo fratello invalido Franklin; il fatto che fossero giovani rende tutto molto più tragico, le loro giovani vite furono stroncate da eventi così assurdi e macabri che forse neanche loro avrebbero mai pensato di vivere… Per loro un’idilliaca gita pomeridiana estiva si trasformò in tragedia. Gli avvenimenti di quella giornata portarono alla scoperta di uno dei crimini più efferati della storia americana”L’opera più celebre (e giustamente celebrata) di Tobe Hooper, oltre ad essere uno dei film più seminali e influenti del cinema horror (non solo indipendente), ha il merito di aver fatto da spartiacque a tutto un filone estremo, privo di sovrannaturale, che da li in poi avrebbe spopolato in tutto il mondo fino ai giorni nostri, delineando stilemi divenuti classici come la ‘final girl’, il gruppo di ragazzi destinati al macello, famiglie lontane dalla civiltà degenerate e psicopatici mascherati, oltre a violenze gratuite e inaudite, Prendendo ispirazione dalle vere gesta del famigerato serial killer Ed Gein e della sua macabra casa degli orrori (con teschi umani e suppellettili di ogni tipo realizzati con la pelle umana) e ambientando la storia nel Texas più ostile e becero, Hooper riesce a creare un’atmosfera malsana e leggera allo stesso tempo. In quanto alla fresca giovinezza del gruppo di baldi giovani e belle ragazze, si alternerà ben presto una violenza selvaggia, animalesca e incontrollabile perfettamente incarnata da ‘faccia di cuoio’ (per tutti Leatherface) e dalla sua motosega, una delle idee più geniali e riuscite dell’intera pellicola, oltre a diventarne assieme al suo padrone un’icona assoluta del cinema horror. Un film realizzato con un budget risicato ad opera di un regista divenuto poi nel tempo, nonostante qualche passaggio a vuoto, un punto di riferimento fondamentale per tutto il cinema horror più estremo, sporco e malsano. Un film che finirà per divenire anche il primo di una lunga serie, di sequel e prequel (quasi mai però all’altezza del predecessore), senza dimenticare le innumerevoli emulazioni, imitazioni e pseudo remake ‘mascherati’, a volte decisamente imbarazzanti in quanto incapaci di ricreare quell’atmosfera selvaggia, marcia e disumana perfettamente presente in ogni frame di questo storico e immortale capolavoro. Da visione (e revisione) obbligatoria per ogni appassionato di horror estremi che si rispetti! VALUTAZIONE 5/5

H.E.

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