THE WHITE DARKNESS (2002) di Richard Stanley

Questo documentario, commissionato dalla BBC e diretto in maniera speciale dal regista sudafricano Richard Stanley (HARDWARE, DUST DEVIL, COLOR OUT OF SPACE), mette in luce i rituali, la storia ed i segreti, spesso alterati da filtri hollywoodiani del secolo scorso, della religione vudù (o voodoo) haitiana. Un viaggio antropologico in un territorio povero di materie prime ma che può vantare di essere stato il secondo stato del nuovo mondo ad ottenere l’indipendenza (dopo gli Stati Uniti) ed il primo per mano degli schiavi giunti nell’isola nei due secoli precedenti. Richard Stanley da ampio risalto a questo, vero orgoglio nazionale, puntando la lente sul rapporto simbiotico tra la religione ed il culto della morte, lontano anni luce dal cristianesimo e sicuramente basato sul rispetto dei morti e sulla cosmologia. Ovviamente l’interesse e la curiosità dello spettatore viene prima alimentata e poi saziata attraverso i riti di magia cosiddetta nera che hanno reso celebre quest’antica religione. Un mix di danze, sacrifici animali e morti viventi che visionati senza amplificazioni cinematografiche horror acquisiscono significati profondi che spaziano da culti tramandati da generazioni e generazioni dalla lontana Africa fino agli anni 2000, senza dimenticare di dare risalto alle lotte secolari del popolo haitiano per far sopravvivere queste credenze osteggiate aspramente soprattutto dagli USA cristiani, presenti in pianta stabile (dopo lo spaventoso terremoto successivo a questo documentario ancora di più) con migliaia di marines, dai tempi della guerra fredda fino ai giorni nostri.
Ampio spazio sarà dato, oltre ai rituali sopra citati con tanto di capre sgozzate, a ottime delucidazioni sui LOA, spiriti incarnati in sacerdoti e sacerdotesse che da tramite tra gli uomini ed il mondo dell’aldilà. Da segnare anche il singolare finale, dove il regista troverà una fastidiosa resistenza, nel documentare il tutto, da parte dei militari a stelle e strisce, i quali sono tollerati per necessità ma per nulla digeriti dagli abitanti e fedeli del voodoo dell’isola centro sudafricana. Un’opera unica e singolare, senza censura e dove l’unico difetto è rappresentato dalla breve la durata (50 min scarsi), assolutamente meritevole di recupero e visione! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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