TT- IL TEOREMA DEL DELIRIO (1998) di Darren Aronofsky

 Il debutto cinematografico di Darren Aronofsky, oltre a porre le basi estreme del suo cinema futuro, è un’opera impazzita, nervosa, grottesca e folle, che difficilmente lascia indifferenti e soprattutto non si dimentica tanto facilmente, anzi … è impossibile.
New York. Seguiamo la strana vita di Max, un brillante e geniale matematico che crede che ci siano dei modelli predefiniti nell’universo. Max cerca di trovare questi modelli studiando i mercati azionari, al fine di determinarne l’ascesa e caduta della borsa attraverso un sistema contorto di calcoli su base strettamente numerica e matematica. La sua ricerca si trasformerà presto in ossessione e follia autodistruttiva, che coinvolgerà successivamente altre persone interessate ai suoi studi. il suo vecchio e malandato professore, gli azionisti di Wall Street e perfino gli ebrei, i quali sono convinti che Max sia in grado di decifrare, con la sua ricerca, un fantomatico codice numerico vecchio di duemila anni e legato alla nascita della loro religione …..<br>Forte di una regia vorticosa, nervosa e frenetica, da una fotografia in bianco e nero sgranata e tendente al grigio più sporco (caratterizzata da un montaggio ipercinetico che a tratti riporta inevitabilmente alla memoria il TETSUO di Shinya Tsukamoto), da una colonna sonora incredibile e da paura ad opera di Clint Marshall (che vanta brani di autori del calibro di Massive Attack e Aphex Twin), questa pellicola spettacolare miscela e unisce due universi apparentemente lontani anni luce tra loro, come fede e scienza, amalgamandoli tra loro e fondendoli in un unico contenitore. Lo stesso vale per l’ordine a tutti i costi contrapposto al caos più puro imposto dalla natura. Sarà proprio l’ossessione inevitabile della ricerca della verità quel desiderio irrefrenabile umano di trovarne una logica all’imprevedibilità apparente degli eventi. Toccherà al protagonista Max incarnare questa ossessione attraverso un vortice, o meglio una spirale, che finirà per inghiottirlo in quanto, come affermato da lui, l’uomo non è ancora evoluto per comprendere ma quel codice, quella matrice e quel numero ‘primordiale’ esiste e deve essere trovato ad ogni costo. L’utilizzo dei computer (anche se i floppy disk appaiono ai giorni nostri preistoria dell’informatica ormai lontanissima) sembra esserne la chiave moderna per imprigionare prima e catturare poi quel numero che racchiude l’essenza pura della vita, religiosa o scientifica poco importa in quanto sembra forse essere entrambe la stessa cosa, almeno in partenza. Pellicola che viaggia si ritmi iper veloci e che regala proprio nel finale la sua botta più estrema! Da vedere se possibile nei momenti di scarsa lucidità mentale!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.