V/H/S/94 (2021) di J. Reeder, S. Barrett, C.Okuno, R. Prows e T. Tjahjanto

Una squadra SWAT indaga su un misterioso nastro VHS e scopre un culto sinistro in possesso di materiale preregistrato che svela una cospirazione da incubo. Questo è il prologo di questa nuova, la quarta, antologia divenuta celebre il decennio scorso e che ha visto lanciare o confermare diversi registi indipendenti e del panorama horror underground, perlopiù statunitense ma non solo. Filo conduttore con le precedenti le tanto amate VHS, passate di moda certo ma sempre cariche di fascino per chi le ha logorate in passato ma anche da chi, nato nel nuovo millennio, ne rimane ancora affascinato. 5 episodi (più uno brevissimo), sempre ripresi da sporche e scadenti riprese d’annata del 1994, che spaziano dalle sette al sovrannaturale, dal cyberpunk più estremo alle leggende urbane, da gruppi paramilitari a eventi piacevolmente inspiegabili. Si parte con HOLY HELL di Jennifer Reeder, la succitata squadra SWAT che irrompe nel cuore di una setta decisamente estrema, per poi tuffarci in un episodio horror molto 90s, STORM DRAIN di Chloe Okuno, con la leggenda urbana del ‘Ratman’ (un mix tra un ratto gigante e Alien, una meraviglia della ‘natura’. Siamo poi catapultati in una veglia funebre dal titolo THE EMPATY WAKE, ricca di sorprese terrificanti ultra splatter e con sorprese gore alquanto bizzarre. Arriviamo poi all’episodio forse migliore, THE SUBJECT, opera del navigato Timo Tjahjanto (autore di tantissimi film estremi di spessore oltre al migliore episodio di tutta la saga V/H/S presente nel secondo capitolo). Un mix cyperbunk videogames d’annata ricchissimo di follia splatter e fusione carne metallo tanto amate dagli appassionati del body horror. Il film si chiude, prima dell’epilogo sempre ad opera di Jennifer Reeder, con l’episodio targato Ryan Prows (autore del frizzante LOWLIFE), un delirio di piombo, cervella, frattaglie umane e mostri insaziabili, condito da una effervescente ironia macabra e soprattutto tagliente. Pur non splendendo come i primi due capitoli, V/H/S/94 riesce sicuramente nell’operazione ‘tutto nel passato’, cogliendo al meglio le atmosfere patinate ed allo stesso tempo degradate degli anni ’90, incastrando a meraviglia stili e visioni diverse di autori più e meno navigati come quelli presenti in questa nuova antologia. Forse troppi effetti CGI tolgono smalto ai momenti più cruenti. LA contrario i tantissimi e variegati personaggi proposti sono calati perfettamente, grazie a costumi e pettinature cotonate, in quel magnifico contesto di metà anni ’90. Niente di nuovo sotto il sole estremo ma questi 100 minuti, assai godibili, soddisferanno non solo gli appassionati della serie V/H/S ma anche gli amanti del ‘foud footage’ più puro, intriso di gore, splatter, mostri affamati e fiumi di sangue. Da vedere! VALUTAZIONE 3/5

H.E.

Link: FACEBOOK INSTAGRAM LETTERBOXD IMDB TRAILER