VAN DIEMEN’S LAND (2009) di Jonathan auf der Heide

 

 

‘E’ come la carne di maiale, solo più salata’!
Van Diemen’s Land è stato il primo nome dato all’isola della Tasmania in Australia dall’impero britannico. Una delle tante storie vere che la resero celebre nel XIX questo luogo estremo, fu quella che vide protagonista Alexander Pearce (1790-1824), un irlandese condannato per furto in Inghilterra e portato nell’isola negli anni ’20 del XIX secolo, come tantissimi altri detenuti, e costretto ai lavori forzati. Durante uno dei suoi tentativi di fuga dalla prigionia, assieme ad altri sette detenuti, si inoltro all’interno dell’isola. Purtroppo per loro l’isola della Tasmania si rivelò un territorio ostile, privo di animali da cacciare e primitivo. L’unica ancora di salvezza, dopo diversi giorni di sofferenza per la fame crescente, fu cibarsi …. dei propri simili …..
Complice una fotografia cupa e ricca di sfumature di grigio, nero, bianco e verde opprimente, l’onnipresente sensazione di sofferenza dovuta alla fame, finirà per penetrare nella nostra mente proprio come in quella dei fuggiaschi, trascinandoci nelle loro paure primordiali e dolore fisico e mentale. Nonostante i vari tentativi di scherzare da parte degli otto fuggiaschi, sulla sempre più deprimente situazione estrema, la depressione finirà per inghiottirli, soprattutto quando il confine della disumanità sarà valicato. La natura selvaggia e potente che li avvolge, complice la crescente fame, finirà per creare allucinazioni continue, mostrate con efficacia grazie ad effetti cromatici incisivi senza mai scivolare in banali effetti speciali CGI. Ottima la caratterizzazione dei fuggiaschi, perlopiù scozzesi e irlandesi (con le musiche dei loro paesi d’origine a padroneggiare per tutto il film), tutt’altro che santi, dove una torbida storia omosessuale, all’interno del gruppo, finirà per influenzare non poco le scelte su chi deve sacrificarsi per il bene comune.
Uno dei film più riusciti, in epoca recente, sul cannibalismo, dove si evitano sensazionalismi inutili o la presenza di personaggi improbabili, mostrando situazioni verosimili realmente accadute, le quali non sono state sicuramente un caso isolato, come la storia ha dimostrato più volte, soprattutto quando l’istinto di sopravvivenza è destinato a vincere su tutto! Grande film! VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.