VENTAJAS DE VIAJAR EN TREN (Advantages of Travelling by Train) del 2020 di Aritz Moreno

‘Immagina una donna che torna a casa e sorprende il marito mentre ispeziona la sua merda con il bastoncino di un ghiacciolo’
Questo primo lungometraggio di Aritz Moreno, basato sull’omonimo romanzo di Antonio Orejudo, ha tutte le carte in regola per diventare un grande film di culto del decennio appena iniziato. Merito del potentissimo soggetto iniziale e di un’amalgama perfetto tra attori in stato di grazia, una fotografia magnetica, dark ma anche effervescente, una sceneggiatura perfetta ed una fantasia estrema di rara bellezza. Quest’ultima figlia di quel ramo di cinema spagnolo più weird ed estremo che ha regalato negli ultimi decenni pellicole stravaganti, fenomenali e fuori dagli schemi (Bigas Luna, Pedro Almodovar, Eduardo Casanova, Paolo Berger, Iván Zulueta, Eloy della Chiesa e Álex de la Iglesia solo per citarne alcuni).
L’editrice Helga Pato dopo aver portato il marito in una clinica psichiatrica, sulla via del ritorno, in treno, incontra lo psichiatra Ángel Sanagustín. Lui le racconta della sua indagine sul peggior caso clinico che abbia mai incontrato, quello di Martin Urales de Úbeda. Durante una sosta, Ángel lascia brevemente il treno per prendere un panino, ma ritorna troppo tardi. Gli manca il treno, ma ha lasciato il suo dossier con storie. Helga, affascinata dalle sue storie, inizia a sfogliarle e decide di visitare Angel nella sua abitazione. Scopre che la realtà su Sanagustín e Martín è ancora più pericolosa di quanto potesse immaginare, finendo anche lei nelle lugubri e scioccanti storie del dossier di Angel ……
Fantasia estrema al potere. Aritz Moreno ci prende letteralmente per la gola e ci trascina in un racconto vorticoso di storie nelle storie come fossero matrioscke deliranti, labirinti mentali, ‘non sense’ e visioni estreme (che spaziano dal feticismo zoofilo alla pedofilia, dall’infanticidio all’omicidio, dal surreale alla favola dark). Una storia grottesca in versione ‘scala di Penrose’ che ci ammalia, fa sorridere, stupisce e terrorizza senza sosta, alimentando abilmente la nostra morbosa, anche se confusa, curiosità sugli eventi e storie personali degli strabilianti protagonisti (su tutti l’editrice interpretata da Pilar Castro e un sempre monumentale Luis Tosar nei panni del paranoico Martin). Pur se incatenate tra loro, il film segue tre storie principali. Quella di Martin (netturbino, ex soldato e chissà che cos’altro), la ‘cagna’ Helga e gli innamorati per caso Rosa e Garate. Pur con il sorriso più volte stampato in faccia finiamo per provare qualche brivido inquietante lungo la schiena, in quanto spesso si scende su livelli di subdola e aberrante disumanità sull’abuso di potere di alcuni sui più deboli mentalmente, senza remora alcuna, enfatizzando inoltre la cattiveria umanità spesso sopita per una forzata pacifica convivenza sociale.
VENTAJAS DE VIAJAR EN TREN è in colclusione una strepitosa favola dark, ‘multi strato’, surreale e maledettamente weird, che merita di essere visionata più volte per apprezzarne l’estrema genialità. Che bomba!!! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

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