WILDERNESS (2006) di M.J. Bassett

Prima di un ‘disturbing dramas’ e dopo un documentario doloroso, questo WILDERNESS rappresenta una scelta più che azzeccata per una visione estrema ad alto godimento splatter, gore e senza pensieri.
Un gruppo di sei giovani detenuti particolarmente violenti viene portato in punizione dal sorvegliante Jed, dopo un suicidio sospetto avvenuto nella loro cella, su un’isola selvaggia, di proprietà della prigione, che dovrebbe essere disabitata.
Qui dovrebbero imparare a cavarsela in mezzo alle difficoltà.
La prima sorpresa è data dalla presenza di due ragazze, anche loro carcerate, condotte a loro volta lì dalla loro responsabile Louise, veterana della Guerra del Golfo. A questa seguono però sorprese meno piacevoli: un misterioso arciere comincia a prendere di mira il gruppo e cani lupo sbranano chiunque si muova……
Personaggi made in horror a stelle e strisce stereotipati (il forzuto, il bullo antipatico, l’eroe, lo sfigato, il nero destinato a fien atroce), un passaggio ottimale da prison movie estremo a survival sanguinario e poi in revenge tinto di sangue, una battaglia feroce per la sopravvivenza con continui colpi di scena, sono gli ingredienti vincenti di questo horror, il quale però non riesce a togliersi completamente la patina da teen horror, complice una ricerca di scene omaggio/riprese da grandi classici del genere horror e action (THE PACK e PREDATOR per esempio). Azzeccata la scelta del branco di cani feroci amanti della carne umana e alcune mimetizzazioni destinate a catturare più volte la nostra attenzione. Non meno brillante la parte gore della pellicola, grazie ai succitati cani in branco, tagliole e teste (umane e non) mozzate in bella vista. Una bella sarabanda horror senza tregua, dove la tematica revenge prenderà nella parte finale il sopravvento, chiudendo in cerchio in maniera egregia. Nulla di nuovo sotto il sole sicuramente, però appare tutto come un buon mix di violenza estrema a 360°. Sorvolando su alcuni dialoghi decisamente banali, WILDERNESS è un horror estremo inglese più che dignitoso, senza fronzoli, virtuosismi inutili e con una dose massiccia di sangue, frattaglie umane e gore. VALUTAZIONE 7,5/10

 

H.E.